Made in Germany
Made in Germany
Heart Circle Streamline Icon: https://streamlinehq.com

Prodotti sostenibile

Materie plastiche riciclate

La produzione e il consumo di beni generano scarti. La reintroduzione di questi scarti nel ciclo dei materiali tramite ricondizionamento si chiama riciclaggio. Il termine "recupero dei materiali" ha lo stesso significato. Tuttavia i rifiuti possono essere "recuperati" anche in altro modo, p. es. tramite la valorizzazione energetica o termica. In questi casi i rifiuti vengono gassificati o inceneriti generando energia.
Riciclaggio e valorizzazione energetica non sono in antitesi. Dal rifiuto viene recuperato ciò che può essere riciclato e trattato per produrre materie prime. Ma, anche riciclando su larga scala rimangono dei rifiuti che devono essere utilizzati in altro modo. La generazione di energia attraverso l'incenerimento o la gassificazione rappresenta quindi una forma di valorizzazione sensata, poiché consente di risparmiare sull'impiego di combustibili primari quali carbone, petrolio o gas.
La definizione di materiale riciclato si basa sulla norma DIN EN ISO 14021. In base a determinati criteri di questa norma, il materiale plastico può essere etichettato come cosiddetto "materiale riciclato" se deriva da rifiuti di plastica recuperati "dopo l'uso come bene di consumo" (post-consumo) oppure da rifiuti di plastica raccolti in altri settori industriali (post-industriale) e viene riutilizzato per produrre nuovi prodotti diversi. 
Una bottiglia in PET riciclata è un tipico esempio di riciclaggio post-consumo. Rifiuti inevitabili raccolti in modo selezionato, provenienti da rami aziendali quali ad es. gli imballaggi di plastica per componenti e destinati all'ulteriore trasformazione nell'ingegneria medica, sono un esempio di riciclaggio post-industriale. 
I prodotti recuperati tramite adeguati sistemi di raccolta di rifiuti vengono trattati per il riutilizzo con procedimenti opportuni (p. es. per la pressofusione). 
Non è considerato "riciclato" il materiale prodotto nel corso di un processo produttivo tecnico e costituito da scarti o materozze che, attraverso la rigenerazione o la re-immissione, viene riutilizzato nello stesso processo. Questo rifiuto è quindi evitabile e il suo riutilizzo non deve essere etichettato come riciclo.
In base alla norma DIN EN ISO 14021 entrambi i tipi di riciclaggio possono essere etichettati come "riciclo". Il materiale riciclato post-industriale è prodotto per lo più a partire da rifiuti di plastica di tipo e colore puri generati nel processo di produzione industriale e che erano inevitabili. Con essi è possibile produrre nuovi prodotti con requisiti tecnici ed estetici più elevati. Il grado di purezza del riciclato riveste spesso grande importanza poiché può influire in misura determinante sulle caratteristiche finali di un prodotto.
Il riciclato post-consumo deriva da prodotti, imballaggi, film ecc. usati, in disuso e raccolti. Un grosso problema è costituito dalle molte tipologie di plastica e colori diversi che spesso non possono essere separati correttamente. Questo limita le possibilità di riutilizzo per nuovi prodotti tecnicamente complessi oppure le loro proprietà.
Non vi sono prescrizioni precise al riguardo. Tuttavia se viene dichiarato il contenuto di riciclato, la percentuale di materiale riciclato deve essere indicata (secondo la norma DIN EN ISO 14021) . Esistono sistemi di certificazione che verificano in modo indipendente la percentuale di materiale riciclato. La norma DIN EN ISO 14021 regola inoltre il termine "riciclaggio" e separa il vero riciclaggio dal riutilizzo nel processo.
Una plastica biobasata è prodotta ad esempio da risorse rinnovabili quali canna da zucchero, mais o acido lattico da processi di fermentazione delle piante. 
Una plastica riciclata, invece, è per lo più di origine petrolchimica e ha già vissuto una "prima vita" sotto forma di prodotto. Con la raccolta e il trattamento può acquisire una "seconda vita" e diventare quindi un nuovo prodotto.
Entrambi sono assolutamente ragionevoli. Non bisogna mettere in competizione questi due modi di salvaguardare le risorse, perché ciascuno è legittimo. La scelta del materiale dipende in ampia misura dai requisiti del prodotto finale. Anche i prodotti in plastica biobasata, e quindi realizzati con risorse rinnovabili, alla fine possono essere riciclati. Non è però possibile riciclare all'infinito, poiché con ogni riciclo si riduce la qualità della plastica.
Non c'è una risposta universalmente valida a questa domanda. I criteri decisionali sono la perdita di qualità dovuta al riciclaggio e l'ulteriore perdita di qualità attesa a seguito di ricicli ripetuti.
Per l'uso che ne facciamo noi, no. Poiché per principio utilizziamo materiali riciclati di qualità di cui è stato verificato il contenuto di contaminanti, dobbiamo ricorrere a materiali riciclati specialmente adatti provenienti da fonti certificate. Le plastiche riciclate necessitano di processi di trattamento e non sono pertanto più convenienti della plastica vergine. La nostra filosofia consiste nell'evitare per quanto possibile gli scarti o prevenirne la produzione ed è una questione che ci sta molto a cuore. Ecco perché utilizziamo plastica riciclata per convinzione e proponiamo questa caratteristica aggiuntiva senza chiedere un euro in più ai nostri clienti.
Sì, esiste la DIN EN ISO 14021, che associa disposizioni chiare al termine "riciclaggio". Essa descrive cos'è il "vero riciclaggio" e come può essere etichettato e cosa invece non lo è. Così ad es. non può essere etichettato come riciclaggio il riutilizzo di materozze prodotte nello stampaggio a iniezione, che vengono triturate e reinserite nel processo produttivo. Osserviamo purtroppo spesso nei messaggi pubblicitari di altri produttori che questo non viene esposto in modo corretto.
No, perché la preparazione del materiale riciclato richiede meno energia dell'estrazione del petrolio, che rappresenta la materia prima di partenza per la plastica.

Le penne Schneider in plastica riciclata

La plastica è un materiale molto versatile che consente soluzioni specifiche per l'utente. L'alta tenuta e la stabilità degli strumenti di scrittura sono importanti per una lunga durata utile, così come superfici piacevoli da impugnare, caratteristiche meccaniche, varietà di colori ecc. Non ultimo la plastica è un materiale leggero ed economico che rende le penne realizzate con quel materiale accessibili a tutti. Le possibilità di ricarica semplici e pulite, che proponiamo per molti dei nostri prodotti, garantiscono una fruibilità illimitata dei nostri strumenti di scrittura per molti anni.
Da sempre abbiamo reintrodotto gli scarti della lavorazione della plastica nel ciclo di produzione dopo averli rimacinati. La percentuale di scarti riutilizzati supera l'85%. Tuttavia, secondo la definizione questo non è riciclaggio, bensì un riutilizzo nello stesso processo e pertanto un rifiuto evitabile. 
Grazie all'impiego di materiale riciclato contribuiamo attivamente a salvaguardare le fonti di materie prime ed energetiche sempre più scarse. La scelta del materiale dipende in ampia misura dai requisiti del prodotto finale. Non sempre il materiale riciclato è adatto a soddisfare requisiti tecnici o esigenze estetiche. Inoltre, occorre garantire che il materiale riciclato sia disponibile sempre in quantità e qualità sufficienti.
Non scendiamo a compromessi sulla qualità dei nostri prodotti in plastica riciclata. Ecco perché per questi prodotti fissiamo gli stessi standard di qualità elevati generalmente validi presso Schneider. Solo se possiamo garantirlo con certezza passiamo alla produzione in serie di prodotti affermati e serie di modelli. Pertanto, recentemente, per molti dei fusti dei marcatori, ad esempio, siamo passati alla plastica riciclata. Questi presentano le stesse caratteristiche di qualità elevata e quindi la stessa durata utile dei modelli predecessori realizzati con plastica vergine convenzionale.
Per tutte le plastiche riciclate impiegate abbiamo eseguito certificazioni indipendenti a cura di organismi di controllo accreditati, che ci confermano la percentuale di riciclato.
P. e. bottiglie in PET, confezioni di cosmetici, articoli igienici, pellicole, elementi di frigoriferi, prodotti medicali, apparecchi elettrici o rifiuti della raccolta differenziata di plastica. Questi vengono selezionati nel flusso dei rifiuti e trattati per un'ulteriore lavorazione.
Grazie alle certificazioni di organismi di controllo indipendenti, come p. e. DIN Certco e / o EUCert-Plast.
Le plastiche riciclate utilizzate per le nostre applicazioni sono in alcuni casi di colore puro e possono quindi essere tinte di colori brillanti (p. e. PET). Tuttavia ci sono anche tipi di riciclato che si possono ottenere solo nel colore nero. Il nostro obiettivo è ovviamente utilizzare fonti di riciclato possibilmente puro e di colore neutro per realizzare prodotti in serie che non abbiano nulla da invidiare ai prodotti in plastica convenzionale. In questo modo veniamo incontro alle preferenze di un ampio target e non commercializziamo "linee ecologiche parallele".
Gli strumenti di scrittura in quantità conformi all'uso domestico possono essere smaltiti nei rifiuti urbani. La plastica raccolta sarà o riciclata o riutilizzata per generare energia termica.
L'indicazione percentuale del contenuto di riciclato si riferisce sempre alle parti visibili del fusto della penna. Ossia, la quota percentuale diminuisce se nel fusto sono state integrate anche materie plastiche convenzionali. Comunque, anche se tutte le parti del fusto fossero realizzate in materiale riciclato, l'indicazione del 100% sarebbe fuorviante, perché nel processo di produzione confluiscono sempre anche materie ausiliarie e piccole quantità di coloranti.

Materiali plastici a base bio

Esempi di materiali plastici a base bio sono il BioPE, il BioPET, l’acetato di cellulosa e il PLA. Il materiale di partenza dei materiali a base bio sono le materie prime vegetali rinnovabili. Si tratta, ad esempio, di amido di mais, zucchero di canna e da barbabietola, di oli vegetali, quali l’olio di ricino, di cellulosa da cotone o da legno.
Per bioplastica s’intendono sia i materiali plastici a base bio sia anche i materiali plastici biodegradabili. Il termine “a base bio” indica chiaramente che la materia di partenza è costituita da materie prime vegetali rinnovabili.
Non vi sono indicazioni precise al riguardo. Esistono sistemi di certificazione che adottano dei range per indicare la percentuale di carbonio a base bio contenuta nel materiale.
Esistono materiali plastici biodegradabili ed altri duraturi. La biodegradabilità non è una caratteristica automatica o esclusiva dei materiali plastici a base bio. Anche determinati materiali plastici basati sul petrolio possono essere biodegradabili. Per prodotti di lunga durata, destinati a resistere negli anni a ogni condizione climatica, la successiva biodegradabilità non è tecnicamente realizzabile.
Biodegradabile significa che il materiale si decompone in tempi brevi tramite processi biologici, ossia in modo naturale. Questa affermazione è tuttavia ancora piuttosto generica. Quando si parla della biodegradabilità di un materiale o di un prodotto occorre assolutamente fornire indicazioni complementari sui tempi e sulle condizioni ambientali. La decomposizione può ad esempio avvenire nel corpo umano (filo chirurgico), nell’oceano in superficie, sulla spiaggia o sul fondo marino, nel terreno in un campo, in un impianto di biogas o di compostaggio. Di conseguenza esistono anche diversi standard di controllo e relativi sistemi di certificazione, che distinguono, ad esempio, tra compostaggio industriale e domestico.
L’utilizzo di materie prime vegetali rinnovabili preserva le limitate riserve di petrolio e nel raffronto medio con le materie prime tradizionali basate sul petrolio riduce le emissioni di CO2.
Il volume di produzione mondiale per le materie plastiche a base bio è stimato per il 2017 a 6 milioni di tonnellate. Per la coltivazione della materia prima necessaria a questo scopo serve meno dello 0,1% della superficie mondiale destinata ad uso agricolo. Ai fini della comparazione: teoricamente le materie plastiche basate sul petrolio necessarie a livello mondiale potrebbero essere sostituite da materie plastiche a base bio, le cui materie prime richiedono solo il 10% delle superfici destinate alla coltivazione di alimenti che finiscono nei rifiuti. 
In un mercato in crescita è ovviamente importante che anche in futuro non vi sia competizione con la coltivazione ad uso alimentare. Nel campo della ricerca si stanno quindi compiendo sforzi enormi affinché sia possibile utilizzare come materia prima per la produzione di materie plastiche a base bio anche gli scarti di legno o agricoli, quali gli avanzi di potature dei comuni o la paglia.
Osserviamo con occhio critico l’impiego di concimi e pesticidi, dell’ingegneria genetica nonché il consumo idrico per la coltivazione di materie prime vegetali rinnovabili. L’obiettivo per il futuro è quindi garantire che le materie prime utilizzate per la produzione dei materiali plastici a base bio provengano da un’agricoltura sostenibile e basata su criteri ecologici. Occorre tuttavia osservare che sin dall’epoca dell’industrializzazione, allo scopo di massimizzare i ricavi, si è assistito nella coltivazione di materie prime rinnovabili per ogni campo d’impiego, sia per uso alimentare umano o animale, per uso energetico, tessile, .... ad una continua intensificazione dell’agricoltura.
È possibile compostare unicamente materiali plastici biodegradabili. Il compostaggio industriale controllato richiede condizioni standard definite nella norma EN13432, che non si verificano di per sé in natura. In natura il materiale plastico biodegradabile si decompone solo molto lentamente. La durata del processo varia a seconda dello spessore dei pezzi e delle condizioni climatiche.
Il BioPE e i BioPET prodotti da materie prime rinnovabili possono essere rilevati, riciclati e riutilizzati nel flusso del riciclo esattamente come il tradizionale PE e PET basato sul petrolio. 
Per le nuove materie plastiche a base bio, come p.e. il PLA, è già in corso lo sviluppo di sistemi di riciclaggio. Anche Schneider sta lavorando ad un riutilizzo sostenibile del PLA insieme all’Institut für Biokunststoffe und Bioverbundwerkstoffe IfBB, (Istituto per le bioplastiche e i materiali biocompositi) della Hochschule di Hannover e ad altri partner nell’ambito di un consorzio di ricerca. Esiste già in Germania un’impresa di riciclaggio in grado di separare i rifiuti di PLA raccolti dal sistema duale dagli altri materiali.

Strumenti di scrittura Schneider realizzati con plastica a base bio

La plastica è un materiale molto versatile che consente di realizzare soluzioni per applicazioni specifiche. Nel caso degli strumenti di scrittura l’elevata densità e la stabilità sono caratteristiche molto importanti per una lunga durata, così come superfici di facile presa, la varietà dei colori ecc. La plastica, infine, è un materiale leggero ed economico che rende i prodotti realizzati accessibili a tutti. Le possibilità di ricarica semplici e pulite che proponiamo per molti dei nostri prodotti garantiscono per molti anni un utilizzo illimitato dei nostri strumenti di scrittura.
La plastica a base bio in realtà non è un’invenzione nuova. La prima plastica prodotta industrialmente (1869) era una bioplastica - la celluloide. Solo più tardi, all’inizio del XX secolo, furono inventati i primi materiali plastici basati sul petrolio in uso ancora oggi. Questi rappresentavano la soluzione più economica e da allora lo sviluppo si è concentrato su di essi. La situazione deve cambiare, e cambierà nei prossimi anni, perché il petrolio è una risorsa limitata e oggetto di speculazioni e crisi. La produzione del petrolio risulta inoltre estremamente rischiosa per l’ambiente, p.e. con la tecnica del fracking. L'obiettivo primario è quello di ottenere con le plastiche a base bio prodotte con materie prime vegetali rinnovabili le consuete caratteristiche di utilizzo eccellenti delle plastiche basate sul petrolio e preservare le risorse limitate.
In Germania dal 2010 esiste la possibilità di richiedere la certificazione autonoma di un prodotto a base bio. A tale scopo l’ente certificatore DIN CERTCO ha introdotto il marchio di qualità “DIN-Geprüft Biobased”. La percentuale di carbonio a base bio viene attestata mediante il metodo Carbonio 14 standardizzato e riconosciuto a livello internazionale (EU-Standard CEN/TS 17137, US-Standard ASTM 6866). Abbiamo eseguito questa certificazione indipendente per tutti gli strumenti di scrittura in plastica a base bio.
In Germania dal 2010 esiste la possibilità di richiedere la certificazione autonoma di un prodotto a base bio. A tale scopo l’ente certificatore DIN CERTCO ha introdotto il marchio di qualità “DIN-Geprüft Biobased”. La percentuale di carbonio a base bio viene attestata mediante il metodo Carbonio 14 standardizzato e riconosciuto a livello internazionale (EU-Standard CEN/TS 17137, US-Standard ASTM 6866). Abbiamo eseguito questa certificazione indipendente per tutti gli strumenti di scrittura in plastica a base bio.
Lo sviluppo delle materie plastiche a base bio non è ancora concluso. Ad oggi non tutte le materie prime necessarie per la loro realizzazione sono già rinnovabili. Pertanto esistono anche plastiche a base bio che attualmente sono realizzate solo parzialmente con materie prime vegetali rinnovabili. L’aumento della percentuale di materiale a base bio è anch’esso un obiettivo dell’ulteriore sviluppo delle materie plastiche a base bio impiegate.
Le plastiche a base bio realizzate ad hoc per le nostre applicazioni possono essere tinte con colori brillanti, nonostante l’elevata percentuale di materie prime vegetali rinnovabili. Utilizziamo quindi colori appositamente sviluppati per noi che coprono un’ampia gamma di tonalità. I nostri prodotti in plastica a base bio soddisfano quindi le preferenze di un’ampia massa di persone e non sono quindi prodotti di nicchia.
Utilizziamo numerosi tipi di plastica diversi. La conversione a tipologie di plastica a base bio richiede un intenso lavoro di sviluppo. Non tutte le tipologie di plastica a base bio presentano le caratteristiche necessarie per gli strumenti di scrittura, p.e. la barriera che previene l’essiccazione dell’inchiostro. Altri strumenti di scrittura in plastica a base bio sono attualmente in corso di lavorazione e andranno ad integrare il nostro assortimento.
Non bisogna mettere in competizione questi due modi di tutela delle risorse, poiché ciascuno ha la sua ragion d’essere. L’impiego dipende in ampia misura dai requisiti che dovrà avere il prodotto finale. Per la realizzazione dei componenti dei nostri strumenti di scrittura utilizziamo oltre alle materie plastiche a base bio anche gli scarti di produzione dei nostri impianti di stampaggio. In più le materie plastiche a base bio possono essere riciclate proprio come la plastica convenzionale.
Lo smaltimento degli strumenti di scrittura in quantità domestiche potrà avvenire tramite i rifiuti domestici. Che il corpo sia realizzato o meno in plastica a base bio non ha importanza. La plastica sarà utilizzata dalla società di smaltimento o per il riciclo o per la produzione di energia termica. Così facendo verrà liberato solo il CO2 immagazzinato dalla natura o, in altre parole, verrà prodotta energia CO2 neutra.
BIl potenziale dei materiali a base bio è grande. Già oggi impieghiamo i materiali plastici a base bio disponibili e aiutiamo in questo modo ad ottimizzarne la produzione. In questo contesto lavoriamo a stretto contatto con la ricerca, p.e. conl’IfBB - l’istituto per le bioplastiche e i materiali biocompositi della Hochschule di Hannover.

Che cos'è un progetto di protezione del clima?

I progetti di protezione del clima permettono di risparmiare gas serra, ad esempio attraverso l'imboschimento o le energie rinnovabili. Organizzazioni indipendenti come TÜV, SGS, PwC e altri verificano l'esatta quantità di emissioni che vengono salvate. L'operatore del progetto lo finanzia attraverso la vendita di certificati di riduzione delle emissioni certificati. Solo i progetti che richiedono sostegno finanziario sono riconosciuti come progetti di protezione del clima.
I progetti di protezione del clima devono soddisfare standard riconosciuti a livello internazionale. I criteri più importanti sono:
a) Addizionalità
Occorre garantire che un progetto venga attuato solo perché riceve finanziamenti aggiuntivi attraverso lo scambio di emissioni. Il progetto deve quindi basarsi sui ricavi derivanti dallo scambio di emissioni per coprire le sue esigenze di finanziamento.
b) Esclusione del doppio conteggio
Occorre garantire che le emissioni di CO2 compensate vengano accreditate solo una volta al proprietario dei certificati. Ciò significa in particolare che i certificati possono essere venduti una sola volta e devono quindi essere ritirati.
c) Durata
La compensazione delle emissioni deve essere duratura e sostenibile, ad esempio, il legame della CO2 nelle foreste deve essere a lungo termine. L'imboschimento, che dopo alcuni anni viene trasformato da una fenditura e si riversa nei pascoli per il bestiame, non deve essere riconosciuto come un progetto di protezione del clima.
d) Revisione periodica da parte di terzi indipendenti
I progetti di protezione del clima devono essere regolarmente esaminati in tutti questi criteri da parti terze indipendenti come TÜV, SGS o PwC. Nella revisione dell'esame, le quantità effettive di CO2 compensate sono determinate retroattivamente.

Il principio di un contributo finanziario per il clima

Prodotti e aziende possono fornire un contributo finanziario volontario alla protezione del clima calcolando le emissioni inevitabili di CO₂ Penne con contributo finanziario per il clima.

Protezione clima in Schneider

Già offriamo molte linee di prodotti con un contributo finanziario per il clima senza costi aggiuntivi per i nostri clienti (inclusa la nostra serie Slider e la nostra serie One). Inoltre, l'intero nostro programma di strumenti di scrittura promozionali fornisce un contributo finanziario alla protezione del clima (tutte le emissioni inevitabili sono compensate). Schneider attualmente supporta un progetto certificato di protezione del clima per l'energia eolica a Tuppadahalli in Indiae ade ad Ombepo in Namibia,nonché un progetto diconservazione marina .

Refillable pens

Simply remove the lid of the refill bottle and insert the tip of the marker into the opening provided. It is best to leave it in the bottle overnight so that the fibre reservoir inside the marker can fill up with ink again. 1 bottle is enough for approx. 8-10 fillings.

Le penne Schneider sono Vegan ?

Assolutamente no! L'allevamento rispettoso delle varie specie e la protezione degli animali sono importanti per noi! Per questo in Schneider escludiamo categoricamente qualsiasi tipo di test sugli animali, se non altro per convinzione (di fatto, abbiamo lanciato lo scorso anno un progetto di hotel per api selvatiche con i nostri tirocinanti). Da noi, i prodotti vengono testati esclusivamente utilizzando metodi alternativi per verificarne l'idoneità all'uso quotidiano, le loro proprietà e la loro durata in conformità con le direttive sulla protezione dei consumatori.
Possiamo garantire che non vengono utilizzate direttamernte materie prime di origine animale nella nostra ricerca e sviluppo o nella produzione. Schneider utilizza sempre di più materie prime a base vegetale come plastica o coloranti a base bio in base alle opportunità concesse dal progresso tecnologico. Inoltre, richiediamo una dichiarazione ADC dai nostri fornitori di materie prime, ovvero una conferma che non sono stati utilizzati componenti di origine animale. Ciò avviene anche per la maggior parte delle nostre materie prime. Tuttavia, attualmente non possiamo al 100% che sia così anche per i componenti di base ed ausiliari, che a loro volta vengono utilizzati per la produzione delle nostre materie prime (poiché i nostri fornitori e i loro subfornitori non possono escludere a priori che vi siano influenze di origine animale nei componenti di base/ausiliari).

Bio-based ink

Gli inchiostri biobased sono prodotti prevalentemente con acqua e materie prime rinnovabili. A differenza delle materie prime tradizionalmente utilizzate a base di petrolio, le materie prime biobased, ottenute da piante rinnovabili, riducono l'anidride carbonica, gas a effetto serra. Di conseguenza, gli inchiostri a base biologica contribuiscono positivamente alla protezione del clima.
Il nostro impegno per la sostenibilità si riflette anche nello sviluppo dei nostri inchiostri. Ad esempio, gli ingredienti degli inchiostri che abbiamo sviluppato per il nostro evidenziatore sostenibile Job sono composti per oltre il 60% da materie prime di origine vegetale (in base al contenuto totale di carbonio). Questa affermazione si basa sulle prove di un laboratorio di test riconosciuto dal DIN CERTCO.

Informazioni sul prodotto

Requisiti di etichettatura

Con il regolamento UE 528/2012 sui biocidi, nell’ambito della procedura di autorizzazione dei principi attivi di biocidi, anche gli articoli trattati con essi sono in parte soggetti all’adempimento degli obblighi di etichettatura. I principi attivi di biocidi sono contenuti tra l’altro nei conservanti. Gli strumenti di scrittura che contengono conservanti con il principio attivo C(M)IT/MIT, a partire dalla data di produzione del 1° luglio 2017 sono soggetti all'obbligo di etichettatura.
Gli inchiostri a base di acqua contengono conservanti per prevenire il loro deterioramento durante lo stoccaggio, per ottenere una sufficiente durata di conservazione del prodotto e mantenere lo stato igienico di un prodotto. Con il loro uso si previene, ad esempio, la presenza di funghi o batteri.
Il composto C(M)IT/MIT svolge nell’ambito dei biocidi una funzione importante. È applicata contro la formazione di microrganismi (batteri, funghi) nelle sostanze acquose, come ad esempio inchiostri, ma anche bagnoschiuma, shampoo e cosmetici (che non rimangono sulla pelle).
In linea di principio: l’uso del C(M)IT/MIT non è vietato. Tuttavia, un uso improprio può comportare un rischio per l’ambiente e la salute. Il regolamento sui biocidi prescrive che nell’UE i beni di consumo possono essere trattati ormai solo con principi attivi di biocidi che siano stati autorizzati per l’applicazione in questione. Grazie all’etichettatura il consumatore è informato riguardo al principio attivo utilizzato. L’etichettatura è prescritta indipendentemente dalla concentrazione contenuta.
Il contatto diretto con l’inchiostro può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione cutanea. Concentrazioni inferiori allo 0,0015%, come ad es. quelle autorizzate per gli inchiostri, non sono considerate sensibilizzanti per la cute o allergogene. Un’autorizzazione con la stessa concentrazione esiste anche per i cosmetici (che non rimangono sulla pelle), p.e. shampoo o saponi liquidi. A titolo di confronto: una pagina DIN-A4 fittamente scritta corrisponde a una quantità di inchiostro inferiore a 0,1 ml, per lavare i capelli viene utilizzata una quantità di shampoo pari a 5-10 ml. 
In presenza di un’allergia pre-esistente a queste sostanze già concentrazioni minime possono dar luogo a reazioni allergiche. Schneider non è a conoscenza di un simile caso dovuto all’utilizzo di strumenti di scrittura. Un’eventuale reazione presupporrebbe che la penna sia stata usata per scrivere sulla cute – un utilizzo non previsto per i nostri strumenti di scrittura.

Il brand per il vostro brand: Articoli pubblicitari

Strumento di scrittura personalizzato con il Configuratore penne

A direct online order is not possible. As soon as you have configured your promotional writing instrument and sent your enquiry, you will be taken care of personally and individually on the further processing of your order as quickly as possible.
Your enquiry goes directly to our sales office in Schramberg. From there it is passed to one of our selected sales agents in your vicinity or a dealer of your choice who will handle your enquiry.
If you would like to see what your logo looks like on one of our promotional writing instruments, please note that the graphic representation on the pen configurator depends on the format of the uploaded file. If your logo is fully surrounded by a square frame you are welcome to use a JPEG or GIF file format. If you would like to upload a freestanding logo, please use a PNG file with transparent background if possible.
If you would like to design your writing instrument in your specific company colours, please select the closest matching colour from the free colour selection. If you know the RGB values of your company colours, you can enter these directly. In addition, you can also enter Pantone colours on the entry form if required. To ensure printing of your company colours true to the original, please enter the corresponding Pantone values on your enquiry. Please note that the graphic representation of the colours on the screen may differ from the final printed result on the writing instrument! Ask us directly! We would be pleased to advise you on selecting suitable colours!

Onlineshop

Ordine

Shortly after completing your order, you will receive an e-mail confirmation from us with your order number. You can always check the status of your order in your user account under My Orders. We will also inform you by e-mail as soon as your shipment leaves our premises. In this e-mail you will also receive your tracking number, which you can use to track the delivery of your parcel on the parcel service's website. (EN)
Unfortunately not. Your order will be processed immediately after it has been sent and cannot be edited later. If you have any problems regarding your order, please contact our customer service:
E-mail: Support.OS@snv.de
Phone: +49881 629-29555
(EN)

Consegna

At the moment we only deliver to addresses within Germany and Italy. (EN)
Tutte le merci verso l’Italia vengono spedite dal distributore italiano in esclusiva Caimi Luigi & Figlio srl, Piazza de angeli 1 Milano, MI, 20146 (Italia) La tabella dei costi è visualizzabile sul nostro sito www.schneiderpen.com/it

Resi & Rimborsi

In caso di reclamo giustificato, è possibile rivolgersi al rivenditore autorizzato presso il quale il prodotto è stato acquistato. Se l’acquisto è avvenuto, invece, sul nostro shop online, è possibile rivolgersi direttamente alla sede centrale all'indirizzo email: schneiderpen@caimiluigi.it oppure per posta all'indirizzo:
Caimi Luigi & Figlio srl
Piazza de angeli 1 Milano, MI, 20146 (Italia)
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.schneiderpen.com/it
La politica resi di Schneider le consente di ripensare al Suo acquisto e di restituire l'articolo acquistato. Se per qualunque motivo non fosse soddisfatto del Suo ordine ed i prodotti recapitati risultassero qualitativamente non conformi a quanto richiesto, può restituire il prodotto acquistato entro 14 giorni dalla data di consegna. In caso di reso, i costi di spedizione di restituzione del pacco sono a carico del cliente (eccetto in caso di errata fornitura/difetti di produzione). Il cliente è tenuto a comunicare (anche a mezzo email) le proprie coordinate bancarie ed a trasmettere una copia della ricevuta postale del resto per il rimborso a mezzo bonifico del relativo importo. L’indirizzo cui inviare i resi è il seguente: Caimi Luigi & Figlio srl, Via Keplero 24/B, Settimo Milanese, MI, 20019 (Italia). 
RESO PER ARTICOLO DIFETTOSO, ERRATO O DANNEGGIATO 
Se il motivo del reso è riconducibile ad un nostro errore o ad un difetto/danneggiamento dell’articolo o ancora alla ricezione di un articolo diverso da quello ordinato, Caimi Luigi & Figlio srl si impegna, in seguito a scrupoloso controllo, ad offrire una riparazione (nei casi possibili) o la sostituzione dell’articolo interessato. Caimi Luigi & Figlio srl prevede la possibilità, in caso di mancata disponibilità del prodotto, di offrirne un altro in alternativa o di concedere un buono acquisto a favore del cliente di eguale valore. Le spese di spedizione in tutti questi casi sono a carico di Caimi Luigi & Figlio srl. Il cliente è tenuto a comunicare (anche a mezzo email) le proprie coordinate bancarie ed a trasmettere una copia della ricevuta postale del resto per il rimborso a mezzo bonifico del relativo importo. L’indirizzo cui inviare i resi è il seguente: Caimi Luigi & Figlio srl, Via Keplero 24/B, Settimo Milanese, MI, 20019 (Italia). Solo a ricezione degli articoli oggetto di reso, si procederà con la sostituzione o l’eventuale rimborso.
Per ogni ordine si hanno 14 giorni di tempo per restituire la merce erroneamente ordinata o da sostituire, perchè danneggiata. Per ogni ulteriore informazione, visitare la sezione apposta nella parte posta a piè di pagina della Home Page oppure rivolgersi al nostro servizio di assistenza clienti all'indirizzo email: schneiderpen@caimiluigi.it

Non avete avuto risposta alla vostra domanda? Contattateci

Potrebbero interessarvi anche questi temi

Prodotti

Acquistate i vostri articoli Schneider preferiti - è semplice, veloce e comodo.

Informazioni su Moe

Storia

Scoprite una storia aziendale ricca di fascino.

Informazioni su Moe

Ambiente e sostenibilità

Scoprite di più sulla nostra produzione rispettosa dell'ambiente.

Informazioni su Moe